Parlare di fiera è facile ma complicato al tempo stesso perché lì convergono tante idee, aspirazioni, necessità, possibilità. Ma prima di tutto il desiderio di vendere di più. Quindi come darsi più chance? Ne abbiamo parlato In "Come ottenere più visibilità e attrazione nello stand in fiera" dove trattiamo argomenti relativi alla comunicazione e marketing.
Qui invece vediamo in termini operativi alcune linee guida offline che coinvolgono il processo di progettazione a tutto tondo.
L’obiettivo della comunicazione grafica in fiera è quello di evidenziare i messaggi ed i plus di prodotto, quindi di attrarre il tuo cliente ideale allo stand. Ma come?
Attiralo con una dichiarazione sintetica e prorompente, impattante. Con una promessa!
Soprattutto per chi non è nella fascia dei leader di mercato, il solo uso del marchio non raggiunge questo scopo e non risaltando rispetto ai competitor, il possibile cliente tira dritto semplicemente perché non vi nota e non è attratto da voi.
Come regola generale pensa ad un Claim, una volta si diceva Slogan, breve ed efficace.
Non facile vero? Comunque ci riuscissi o qualcuno lo facesse per te, sarebbe sempre più coinvolgente del solo nome aziendale.
Distinguiamo, se la frase è abbinata dopo il brand viene definita payoff, del tipo:
e il payoff può essere così forte da diventare il messaggio portante.
Se questo esiste già, parliamo di costruire un claim tipo: “Cosa vuoi di più dalla vita? Amaro Lucano" un messaggio cioè legato ad un tema che può cambiare nel tempo o rimanere, se diventa potente.
Quindi pensiamo in termini pubblicitari e di comunicazione ad un messaggio "solo tuo e coinvolgente" e quelli che entreranno nello stand, saranno sicuramente potenziali clienti più coinvolti, con un motivo in più per essere lì e non passeranno davanti ad uno stand anonimo.
Cosa dovrebbero ricordare i visitatori del tuo stand? La gamma, una linea di prodotti, un prodotto specifico?
Potrebbe essere il caso di mostrare più linee di prodotto , quindi tematiche diverse. Rendile uniche con un’ immagine simbolo.
La simbologia fa ordine in una esposizione e la costruzione di un’immagine forte o di una fotografia ben fatta a supporto del prodotto con una frase ( claim ) ad effetto, sicuramente fa crescere l’appeal della tua esposizione ed il ricordo.
Vuoi che ricordino un evento? Allora pensa al tema, all'organizzazione e alla promozione. Qui la comunicazione è importante e va preparata per tempo.
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Avere anche in un piccolo stand una parete libera da usare a tutto campo è vitale.
Potrebbe essere gestita con una superfice grafica , oppure retroilluminata o ancor meglio personalizzata con ledwall. Usala per far in modo che il tuo pubblico capti il tuo messaggio al meglio e per far girare i video.
Poi ovviamente dipende dall’ampiezza e disposizione dello stand. Potresti avere più pareti a disposizione.
Ma può contenere molto di più. Può dialogare con una strategia marketing attraverso la quale porti il visitatore su una landing page che lo collega ad un’offerta “solo fiera” oppure ad un video interattivo.
L’importante è che sia un’iniziativa d’impatto.
Molte volte si tende ad occupare superfici delle pareti dello stand con foto di grande formato. Bene se questa immagine ad esempio è la vostra campagna pubblicitaria o se accompagna la presentazione di un prodotto. Non cadere nella tentazione di riempire gli spazi con foto tratte dal catalogo. Salvo pochi rari casi meglio lasciarle dove sono e giocare sulla parete con colori o armonizzare con il design.
La zona business deve essere riconoscibile, come l’angolo bar. E’ importante che i percorsi funzionali siano ben separati, che ci sia spazio tra i prodotti. Altrimenti mettendo troppi prodotti non noteranno il prodotto che vuoi tu. Per comprare l’intera tua gamma sanno dove andare e come vederla.
Solitamente uno spazio libero attorno al 40% della superficie è ottimale.
Tranne certe fiere o padiglioni dove l’altezza massima consentita viene portata a mt 2,50 ( nel caso di convegni) o a 4 metri, in altri casi consiglio di giocare sulla verticalità. Ad esempio portando le pareti ad altezze superiori ( 5/6/8 m) abbinando cubi sospesi ad altezza superiore riportanti il logo o il messaggio.
L’altezza viene indicata nel regolamento fiera, quindi attenzione anche alle altezze consentite per i marchi che a volte differiscono da quelle costruttive.
La volumetria di uno stand, la sua architettura possono essere l’elemento distintivo del tuo evento.
Non aver paura di osare, di giocare con le forme. Fascino, originalità, eleganza pagano sempre.
Ricorda che la prima pubblicità è il prodotto in vetrina e che la forma è quella che gli altri ricordano prima ancor del vissuto.
La scelta delle finiture e dei materiali è importante. Non tirate indietro su questo. Dialogate sempre per il meglio con chi vi segue nella progettazione e realizzazione del capitolato.
L’importante è che non sia troppo soffusa o al contrario accecante. E’ provato che una buona intensità luminosa attrae molto bene.
Ma se la funzione è quella di rendere lo stand accogliente e caldo ( con luci dedicate) non inserite luci di diversa gradazione ( ad es. ioduri metallici – generalmente di gradazione più fredda) Possono virare la gradazione dei colori che con tanta attenzione avete scelto.
Ricorda che una buona illuminazione dà magia allo stand e ai prodotti. Ed oggi con i led si fa tutto.
L’impatto è notevole e la gestione delle immagini deve essere prevista con cura e per tempo.
Pensa che potresti realizzare stand dove il videowall è totalitario, abbinando anche con altri sistemi di proiezione, effetti in 3d interattivi come ad esempio camminare su di un tappeto di foglie virtuali che si spostano seguendo i tuoi passi. Memorabile!
Non dovremmo dirlo ma nella progettazione un’attenzione particolare va sempre allo spazio riunioni pubblico ( la piazza) dove i venditori dialogano con i clienti e allo spazio più privato. Veri e propri uffici riservati o zone privée dedicate solitamente al management aziendale e alla clientela più attenzionata.
Ma tendenza di questi anni vede un ingresso dell’area ristorazione nella logica dell’intrattenimento e del business. Si sa che in un break di lavoro questo smorza la formalità e avvicina le persone.
E l’attrattiva del cibo è sempre una garanzia riempi-pista.
Qui ci si può sbizzarrire nel dire cos’è un’isola tecnologica. Può essere un focus sul tuo prodotto ma può anche essere a servizio dei venditori e clienti per la gestione degli appuntamenti in fiera. Tavoli tecnologici completi di tablet dove puoi registrare in diretta il visitatore con dati conformi alla normativa privacy del GDPR che andranno istantaneamente nel tuo CRM con una profilazione che potrai decidere per i futuri invii di mail marketing e azioni ad hoc dopo fiera.
A proposito già che ci sei dai loro modo di ricaricare i cellulari.
Quando progettiamo pensiamo sempre in termini di comunicazione collegata e storytelling.
Fatti trovare da chi viene in fiera. Chi viene in fiera è molto influenzato dalle affissioni. La potenza di comunicazione di un’azienda si misura anche li. E sembra banale, ma esserci, ritagliarsi una presenza nelle affissioni interne ed esterne ai padiglioni è una conferma per il tuo visitatore del tuo status.
Consiglio non ultimo, progetta degli shopper di impatto. Saranno un’ottima pubblicità itinerante.
Qui ci fermiamo o meglio ci spostiamo su altri post dove affrontiamo le attività da fare prima, durante e dopo la fiera.
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