Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescita esponenziale di internet e dei servizi web e la modalità di reperire informazioni è cambiata completamente. Adesso tutto è online, tutto è alla portata di click, tutto è a disposizione di tutti. Il problema si è spostato dalla scarsità di informazioni alla scarsità di attenzione.
Le persone sono bombardate di notizie, di promozioni, di offerte, di possibilità e, in questa abbondanza, non è facile emergere.
Consumatori sempre più attenti, sempre più smart, sempre più interattivi. Attraverso gli strumenti che offre il digitale - social network, forum, chat di messaggistica instantanea, blog, etc - ha avvicinato il fruitore alle imprese come mai prima. Gli acquirenti, sopraffatti da tutta questa comunicazione massiva, cercano di migliorare la propria esperienza qualitativa, ignorando i messaggi che non ritengono pertinenti o invadenti.
Stiamo assistendo, perciò, ad una modalità di acquisizione delle informazioni sempre più attiva, gli utenti vogliono imparare da soli, cercare da soli, comprare secondo le proprie scelte personali e necessità. Per le aziende questo significa cambiare l’approccio del digital marketing, significa concentrarsi sull'essere trovati e imparare a costruire relazioni continue con i possibili acquirenti: i nostri LEAD.
Targettizzare l’audience del sito, e/o della campagna marketing, quindi, ha un peso rilevante nella strategia di inbound marketing perché definisce il rilascio dei contenuti in base alle preferenze espresse.
In pratica si potranno stabilire i contenuti delle campagne successive e come mantenere una relazione, inviare un messaggio basato sulle reali necessità dell’utente, fornendogli ulteriori informazioni, suggerimenti, contenuti simili o affini a quelli per i quali ha dimostrato interesse. Tutti i comportamenti degli utenti, anche il download di un whitepaper, servono a capire chi è il cliente-tipo, il nostro buyer-personas.
Attraverso ricerche, sondaggi e interviste al pubblico di destinazione. Ciò include un mix di clienti, potenziali clienti e persone che potrebbero essere interessate ai nostri prodotti.
Ecco alcuni metodi pratici per raccogliere le informazioni necessarie per sviluppare le personas:
Per aiutarti in quest’ultimo punto, ecco alcuni suggerimenti per ottenere più risposte possibili:
Più l’azienda è in grado di identificare la propria clientela sulla base di questi modelli, più sarà facile impostare una comunicazione mirata ed efficace per ognuno di essi. Quindi, impostare le buyer personas nel modo più preciso possibile è un passo fondamentale anche per evidenziare i nostri nuovi, possibili clienti.
Ricordiamoci, infatti, che prima di essere clienti, quindi, questi utenti saranno dei LEAD: contatti interessati al nostro prodotto e alla nostra azienda.
Qual è la differenza, quindi, tra un’attività di Outbound Lead Generation, ovvero la creazione dei contatti secondo le logiche della pubblicità interruttiva, e una strategia di Inbound Lead Generation?
Innanzitutto, definiamo l’outbound marketing come l’insieme delle attività che rientrano nella sfera del marketing dell’interruzione, come gli spot televisivi, i pop-up pubblicitari, l’invio di email a freddo. In questo modo, infatti, interrompiamo l’azione di una persona per veicolare il nostro messaggio pubblicitario. Questo metodo è efficace?
Non c’è una riposta univoca, abbiamo per esempio visto che nel caso di un’azienda alimentare la strategia del marketing mix è ancora la strada migliore (se vuoi approfondire leggi l’articolo: Aumentare le vendite nel Food & Beverage conMarketing e Digital Strategy
Certamente, la stessa azienda del food può avvantaggiarsi disponendo anche di una strategia di inbound marketing. Facciamo un esempio pratico: ho una piccola impresa alimentare specializzata in marmellate biologiche e voglio distribuire il mio prodotto biologico solo in selezionati negozi che trattano prodotti alimentari premium. Vediamo come fare Lead generation con l inbound marketing nel food e wine. Ad esempio:
Questi sono solo alcuni suggerimenti, ma una strategia di inbound marketing che porti risultati all’azienda si fonda sulla personalizzazione dell’offerta:
Centrale per il cliente, infatti, non è ciò che l’azienda è o fa, ma ciò che può fare per lui. La soddisfazione del bisogno è la principale leva dell’acquisto. Saper analizzare i comportamenti e il profilo dei visitatori e dei clienti abituali permette proporre in anticipo delle offerte promozionali idonee al profilo del visitatore.
Inoltre, se combinati con dati relativi alla fase del ciclo di vendita in cui si trovano,le buyer personas consentono anche di mappare e creare contenuti altamente mirati per i diversi momenti del viaggio dell’acquirente - di questo ne abbiamo parlato approfonditamente qui: Digitale e tradizionale nelle imprese: sinergia o concorrenza?
Vuoi capire nel dettaglio come si sviluppa un processo di LEAD Generation con il metodo dell’inbound marketing?