Nell’articolo precedente ( Food e Wine:web e social media marketing, ma con l'inbound) abbiamo parlato di come i social media influenzano le nostre scelte di acquisto quotidianamente, soffermandoci in particolare modo su quanto i nuovi media possono far crescere le vendite di un prodotto alimentare...
Abbiamo approfondito l’analisi di quei social network la cui componente visuale è particolarmente spiccata, come Pinterest e Instagram, per poi soffermarci su alcune idee per il lancio di un ristorante sfruttando il potere delle immagini.
Come più volte sostenuto, però, i social network se non sono in una più ampia visione strategica non sono in grado, da soli, di sostenere un business, tanto più in un settore competitivo come quello delle aziende alimentari. Tutto ciò che si fa online deve servire a fare business, per questo
una strategia di contenuti di alto valore, secondo il metodo dell’inbound marketing, può essere il punto di svolta per un brand.
Cosa significa, però, contenuto di valore? Secondo HubSpot il miglior tipo di contenuto è quello che i tuoi acquirenti desiderano leggere,condividere, e su cui vorrebbero tornare per approfondire. Per questo è necessario creare contenuti che siano pensati per l’utente.
I contenuti personalizzati non devono essere solo istruttivi, ma aiutare ad offrire un servizio clienti eccezionale.
I contenuti, in sostanza, sono tutto ciò che fa del tuo sito una piattaforma con cui interagire, dai blogpost agli e-book, dai podcast ai video-tutorial e i webinar. Più siamo in grado di conoscere i nostri lettori - clienti e potenziali clienti - più saremo in grado di mantenere con loro una relazione di fiducia e duratura, ma come persuaderli che il nostro prodotto/servizio/azienda è proprio ciò che fa al caso loro?
Secondo Robert Cialdini, uno dei maggiori esperti internazionali di psicologia sociale della persuasione, tra le componenti chiave della comunicazione persuasiva va considerato il fenomeno della Riprova sociale: «Le persone, in media, tendono a ritenere maggiormente validi i comportamenti o e le scelte che vengono effettuati da un elevato numero di persone. È il fenomeno psicologico-sociale alla base della diffusione delle “mode”».
Secondo questo principio, dunque, quante più persone scelgono di acquistare un prodotto tante più saranno portate a seguirne l’esempio: “se in tanti si sono trovati bene a comprare quella marca specifica di marmellata è molto probabile che quei prodotti siano davvero buoni, quindi adesso li provo anch’io”. Semplice no?
Semplice, ma non banale. Su questo principio si basa, per esempio, il sistema delle stelline di Amazon, colosso delle vendite online. Dare un punteggio è facile ed immediato, alla portata di tutti, inoltre innesca un meccanismo virtuoso per chi, prima di acquistare un prodotto, legge i commenti e le recensioni lasciate dai precedenti utenti, trovandole utili, sarà portato a ricambiare il favore.
Sulle Recensioni, per esempio, si fonda TripAdvisor, il social media dedicato ai viaggi che classifica strutture ricettive, ristoranti e locali sulla base dei commenti lasciati dagli utenti stessi, come si legge sul portale “Il numero di recensioni ricevute da una struttura è un indicatore chiave per gli utenti di TripAdvisor. In genere, gli utenti di TripAdvisor leggono più recensioni per farsi un'idea equilibrata su una struttura e decidono con più sicurezza se vedono tante recensioni concordi”.
L’utente medio è ormai abituato al sistema di punteggi e classificazione, sa destreggiarsi autonomamente tra le recensioni, e consulta sempre più spesso aggregatori e forum prima di acquistare un prodotto o, ancora più banalmente, prenotare in un ristorante.
Secondo uno studio condotto da Doxa per Groupon, lo scorso anno, tra le leve che ci convincono a scegliere un nuovo ristorante ci sono proprio le recensioni online. Secondo l’indagine, infatti, “il 58% si affida alle recensioni online sui portali dedicati (scelta privilegiata soprattutto dagli uomini 60% vs 57%), mentre solo il 39% sceglie il ristorante girando per la città e scovando autonomamente nuovi posti […] I web influencer del settore culinario sono in generale abbastanza seguiti nel nostro Paese, come testimoniato dal 52% degli intervistati. La percentuale sale per il target tra i 35 e 44 anni, raggiungendo il 56%”.
Inoltre, “Il 69% degli intervistati dichiara di condividere con gli altri l’esperienza fatta al ristorante tramite il passaparola o i social media; in particolare il 63% racconta l’esperienza se positiva, e il 43% se è stata negativa. […] Fra coloro che raccontano la propria esperienza, il 62% preferisce parlarne a voce, mentre il 49% utilizza le piattaforme dedicate al mondo food per lasciare una recensione e raggiugere un pubblico ampio. Il 29% utilizza Facebook, Twitter, Whatsapp. Chi sceglie di lasciare una testimonianza negativa sul web, lo fa soprattutto per avvisare i futuri clienti, creando un circolo virtuoso tra utenti (83%). Solo un 15% lo fa solo per sfogarsi dell’esperienza poco piacevole”.
Per un’azienda che lavora nel food & beverage, dunque, risulta fondamentale strutturare una strategia digitale che contempli i contenuti generati dagli utenti ed, in particolare modo, recensioni e commenti. Quali possono essere le leve persuasive per convincere un utente a rilasciare un’opinione sulla tua azienda, ristorante, o prodotto che sia?
Un sondaggio condotto da HubSpot Research ha rilevato che, al 74% dei clienti a cui è stato chiesto di fornire un feedback, il 68% era disposto a farlo. Quindi non essere intimidito dalla prospettiva di chiedere ai tuoi clienti un favore - perché tutto quello che devi fare è chiedere, e probabilmente saranno felici di aiutarti.
Le recensioni e i commenti, dunque, entrano a pieno titolo in una strategia di inbound marketing. Come evidenziato in questo articolo della rivista dedicata al digitale, Ninja Marketing: “Le recensioni possono essere viste proprio in questo modo, ossia come contenuti creati dagli utenti con cui i potenziali clienti di un’azienda entrano in contatto".Ma soprattutto, si tratta di contenuti autentici e ritenuti ampiamente affidabili.
Per un motore di ricerca che deve individuare le pagine più autorevoli da far apparire nei risultati e classificarle, è logico considerare le recensioni in questo processo.” e più avanti nello stesso post: “Google ha stabilito che le recensioni generate dagli utenti sono un ottimo modo per determinare quali siti sono maggiormente credibili e ha tenuto in considerazione tutto ciò nel suo algoritmo".
In quest’ottica, dunque, recensioni e commenti diventano uno strumento della SEO e dell’inbound marketing, oltre che favorire la reputazione di un marchio online (quindi fare Brand Awareness).
Vuoi vedere qualche esempio vincente? Questa la pagina delle recensioni/testimonial creata dalla piattaforma n.1 al mondo dell’inbound marketing Hubspot.
Vuoi capire anche come l'inbound marketing può agevolare il tuo business? Vedi il nostro Post " Aumentare le vendite nel Food e Wine con Marketing e Digital Strategy.
In conclusione, siamo certi di averti dato qualche input utile e, se vuoi approfondire la tua curiosità, puoi scaricare la nostra guida, ancora completamente gratuita all’Inbound marketing. La trovi al link qui sotto. Buona lettura!