Partecipare ad una fiera nel settore casa e arredamento è una spesa importante per una piccola e media azienda, ma ne vale la pena? Ne abbiamo più volte parlato in questo blog, gli eventi fieristici in alcuni mercati hanno ancora una valenza e una forza da non sottovalutare. In Italia, e all’estero, le fiere dedicate al mondo dell’abitare sono numerose e importanti. Solo per citarne alcune tra le più famose per l’arredamento: il Salone del Mobile di Milano, Maison&Objet a Parigi, ma anche quelle più specialistiche come il Cersaie di Bologna o Marmomac a Verona, dedicate ai materiali e alla progettazione.
Queste fiere, in alcuni casi veri e propri eventi che coinvolgono l’intero tessuto cittadino, diventano luoghi di incontro privilegiato per le aziende, gli architetti, i progettisti, imprese di costruzione, rivenditori e operatori del settore designer, buyers e decision-maker di tutto il mondo.
L’offerta è talmente ampia, spesso nelle stesse mostre convivono aziende produttrici di complementi d’arredo, soluzioni per il riscaldamento, infissi e serramenti, pavimentisti, accessori per la domotica, mobili, outdoor, prodotti industriali e artigianali, il tutto distribuito su numerosi padiglioni in spazi molto vasti.
Riuscire ad emergere nel mare magnum di aziende che affollano una fiera del mobile è un impresa non da ridere, ma è necessario mettere in campo una strategia di di digital marketing ben progettata per potenziare la visibilità e la promozione del proprio stand fieristico. Ne abbiamo parlato in termini generali anche qui: PMI settore casa: emergere in un mercato competitivo e digitale.
Quali sono le tattiche di marketing online a supporto delle attività fieristiche che un’azienda deve valutare per aumentare l’esposizione del brand in fiera?
Uno Stand arricchito da contenuti multimediali ed interattivi è sicuramente una scelta vincente. La varietà di mezzi con cui comunicare in modo efficace è sorprendente, pensa in grande. Led Wall in cui far girare video-emozionali, monitor in cui trasmettere video-tutorial o dimostrazioni di prodotto, proiettori luminosi, tablet con cui raccogliere le richieste e i dati dei visitatori, perfino la creazione di ambienti virtuali grazie alla tecnologia di Realtà Aumentata. Quest’ultima opzione è particolarmente adatta per sfruttare appieno i piccoli spazi, in cui non è possibile mettere in mostra tutta la produzione aziendale o le ambientazioni di prodotto.
Pensiamo ad un’azienda produttrice di divani: non sarebbe fattibile portare in fiera più di tre o quattro living comprese le loro varianti colore, mentre sfruttando la Realtà Aumentata i visitatori possono essere trasportati in decine di case arredate virtualmente con suggerimenti cromatici e abbinamenti colore.
Per fare in modo che i social network siano un valido strumento commerciale, però, è necessario che gli addetti alle vendite ( Sales) ed il Marketing lavorino in sinergia (abbiamo parlato di “smarketing” qui "Casa e Design: Smarketing, 3 idee per vendere di più e meglio"). Nel caso di un evento fieristico importante i social sono utili in tutte le fasi:
In questa fase, i social network sono un strumento potente in mano ai commerciali. Pensiamo ad un venditore che abbia instaurato una relazione con un buyer straniero, considerandolo un lead a bassa priorità perché non ancora pronto all’acquisto. Cosa può fare per non perdere l’opportunità di chiudere una vendita nel prossimo futuro?
Una mossa vincente potrebbe essere quella di chiedere il collegamento LinkedIn, in modo da mantenere la relazione, e nei mesi successivi ravvivare l’interesse sull’azienda postando sulla propria bacheca contenuti rilevanti del settore e notizie aziendali interessanti, in modo da diventare agli occhi della propria rete un punto di riferimento per il proprio settore.
In questo modo, sarà percepito come un professionista capace e degno di fiducia e sarà in grado di innescare più facilmente nuove richieste da parte della propria rete, oltre che guadagnare la fiducia dei lead già acquisti.
Ovviamente per far sì che questa strategia di social selling funzioni ci deve essere alla base una buona produzione di contenuti, il che compete all’ufficio comunicazione e marketing che deve essere in grado di studiare una linea di content marketing davvero efficace. Oppure potete collaborare con un'agenzia esperta in questa materia.
Ne abbiamo parlato qui :"Come scegliere i giusti contenuti per gli obiettivi aziendali"
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